Conviene investire in materie prime?

Investimenti in materie prime: non se n’è mai sentito parlare così tanto quanto nel 2022. 
Quando sentiamo parlare di questo argomento pensiamo subito alle speculazioni sul prezzo del gas che hanno caratterizzato lo scorso anno, o al classico investimento sull’oro: ma si tratta di un’asset class molto più ampia che comprende anche terre rare meno note. Prima di addentrarci nel mondo delle commodities, però, è bene chiedersi: perché molti investitori decidono di inserirle nel portafoglio?
Oggi vi portiamo un articolo del blog in collaborazione con Vaneck. 
Per rispondere a questa domanda analizziamo la materia prima per eccellenza: l’oro. Perché è considerato un bene rifugio, e da cosa dipende il suo prezzo?
 
ORO
Sebbene i rendimenti del passato non siano mai un’indicazione di quelli futuri, l’oro è storicamente ritenuta da molti investitori l’asset più stabile in periodi di caos sui mercati: questo grazie a 3 caratteristiche fondamentali.
  1. Rappresenta una vera e propria riserva di valore: infatti mentre l’inflazione galoppante ha svalutato la maggior parte delle valute globali, soprattutto il dollaro statunitense in termini di potere di acquisto, il valore dell’oro non ha fatto altro che aumentare.
  2. Rifugio sicuro: proprio perché si tratta di una riserva di valore, storicamente ha protetto i capitali dai ribassi del mercato. Durante 5 delle più grandi crisi dei mercati azionari degli ultimi decenni, l’oro ha sempre sovraperformato i mercati azionari, ottenendo rendimenti positivi o subendo perdite infinitamente inferiori da quelle dei mercati. Da qui deriva il nome di “bene rifugio”. Di contro, se contiamo anche i periodi di crescita economica, il famoso S&P500 ha fatto meglio.
  3. Protezione dall’inflazione: dagli anni ‘70 ad oggi, l’oro ha seguito il trend dei tassi d’interesse: questo vuol dire che nei momenti in cui questi venivano alzati, il che coincideva spesso con periodi di alta inflazione, l’oro si apprezzava.
 
Ora che abbiamo compreso l’importanza che può avere per alcuni investitori l’oro in un portafoglio ben diversificato potremmo essere interessati a informarci operativamente su come acquistarlo
Ci sono 4 modalità principali:
1- Comprando fisicamente dell’oro
2- Comprando degli strumenti finanziari correlati all’oro
3- Comprando azioni di aziende che operano nel settore aurifero
4- Con degli etf a tema oro (lasciamo qui il link per approfondire la tematica)
 
Ma parliamo adesso anche dei metalli.
 
METALLI
Un altro elemento da considerare è la continua ricerca di nuovi giacimenti, i quali potrebbero riservare sorprese positive per le aziende del campo!
Questo discorso in realtà si può estendere a qualsiasi metallo, in quanto le tensioni geopolitiche e l’aumento della domanda di questi elementi per la transizione green ne stanno facendo lievitare i prezzi, visto che l’offerta non riesce attualmente a soddisfare la domanda. 
Stando ai dati degli analisti, il trend non sembra cambiare direzione nei prossimi anni, anzi: per questo merita perlomeno un’analisi dei vantaggi e svantaggi nel settore. 
 Metalli
 
VANTAGGI
  1. Al primo posto troviamo il continuo aumento della domanda e un’offerta che non riesce a stargli al passo.
  2. Inoltre i metalli e le aziende legate a questo mondo hanno storicamente rappresentato una protezione dall’inflazione, in quanto possono adeguare molto velocemente i prezzi ai costi.
SVANTAGGI
Per rimanere in tema, non è tutto oro quello che luccica. Come ogni asset, anche i metalli presentano delle criticità delle quali bisogna tener conto.
  1. In primo luogo vi è un rischio direttamente legato ai metalli in questione: infatti il loro prezzo non dipende solo da domanda e offerta, ma è spesso influenzato da questioni geopolitiche e eventi economici difficilmente prevedibili (pensate all’invasione dell’Ucraina).
  2. Seppure investire nei metalli offra una buona diversificazione geografica, operando in Paesi come Canada, Australia e Stati Uniti, ci espone anche a Paesi emergenti spesso instabili (anche dal punto di vista geopolitico) e con mercati volatili.
Potete approfondire al seguente link l’argomento che abbiamo trattato dando un’occhiata ad un etf sul settore minerario.
TERRE RARE
Negli ultimi anni abbiamo poi sentito sempre più parlare di terre rare, definite tali non tanto per la loro scarsa quantità in natura ma perché sono presenti in pochi Paesi.
Queste terre vengono applicate nei settori più disparati, dalle auto elettriche, alle componenti di pc e smartphone, arrivando fino all’impiego nel settore aerospaziale.
I dati sono chiari: la transizione energetica richiederà un impiego sempre maggiore di queste terre rare, richieste per la creazione di tutti quegli strumenti volti a produrre energia rinnovabile.
Per questo, così come per i metalli, non ci si può esimere dall’effettuare quanto meno un’attenta analisi del settore per capire come potrebbe evolversi e, soprattutto, come potrebbero impattare il nostro portafoglio.
Come nel caso precedente, anche qui abbiamo diversi metalli, ed esistono panieri che li racchiudono. Vi lasciamo il link per approfondire l’argomento tramite un etf focalizzato sulle terre rare.
 
Terre rare
 
Fatta questa breve panoramica su alcuni settori in forte crescita, e quindi sicuramente interessanti in ottica di investimento per il futuro, vi ricordiamo che, come sempre, le opinioni espresse non vogliono in alcun modo incentivare ad investire in questo settore. Abbiamo fatto una mera analisi a scopo informativo e divulgativo: speriamo l’abbiate trovata interessante!

 
 
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