Cosa rende un'azienda un successo?

Ma cosa rende davvero un’azienda vincente? Quali sono i fattori che hanno portato al successo di società come Apple, Amazon e Tesla

 

Potrebbe sembrare una domanda banale ma non lo è: fermiamoci un attimo a riflettere.

Forse la risposta è un prodotto o un servizio di successo? Sicuramente è uno dei pilastri alla base, ma potrebbe non essere sufficiente. Basti pensare a quanti beni o servizi utili hanno provato ad emergere nel corso del tempo: inutile dire che non tutti hanno riscosso successo.

Un ottimo team aziendale? Anche questo può aiutare: un team con una visione chiara, una solida esperienza e la capacità di motivare e ispirare i dipendenti e i collaboratori è essenziale per creare un ambiente di lavoro stimolante. Come nel caso precedente, però, spesso non è questo che da solo fa la differenza tra il successo o meno di una società.

Ma allora di cosa si tratta? Provate a chiederlo a Warren Buffett: probabilmente vi risponderà con 2 semplici parole: Economic Moat.

Nel mondo finanziario questi 2 termini si riferiscono letteralmente ad un fossato economico, ovvero un vantaggio competitivo che impedisce, o perlomeno rende più complicato, ai concorrenti di entrare in un business o di sottrarre quote di mercato a un'azienda.

FAANG

Questo è un tema di cui abbiamo chiacchierato insieme agli amici di Vaneck e che ci teniamo ad approfondire con voi. Se poi volete entrare ancora più nel merito o rimanere sempre aggiornati su queste tematiche, iscrivetevi alla loro newsletter!


Un fossato economico può essere raggiunto attraverso diversi fattori. Vediamone alcuni:

  • Un marchio forte e riconoscibile, che sappia attrarre e fidelizzare i clienti;
  • Brevetti che impediscano ai competitors di utilizzare la stessa tecnologia, o costringano i rivali a pagare un importo concordato alla società che ha sviluppato il prodotto;
  • Un effetto rete, grazie al quale ogni cliente aggiuntivo fa aumentare in maniera esponenziale il valore del prodotto o del servizio. Ad esempio, più consumatori usano le carte di credito Visa, più attraente diventa quella rete di pagamento per i commercianti, il che a sua volta la rende più attraente per i consumatori, e così via.
  • Economie di scala che rendano più economici processi che agli avversari più piccoli costano oggi di più;
  • Elevata barriere all'ingresso, come grossi investimenti necessari, in grado di ridurre il numero di possibili competitor, permettendo alle società operanti in quel settore di rimanere al vertice.

 

Ora che abbiamo visto alcuni dei punti che possono portare un’azienda a godere di forti vantaggi competitivi, non è difficile pensare a quali società si ritrovino in questa posizione.

Partendo dal caso più eclatante, ovvero compagnie con una fortissima brand identity, non possiamo non citare Coca-Cola: non è di certo la bevanda più buona sul mercato, né la più economica. Eppure la compriamo tutti, semplicemente perché è Coca-Cola e si è guadagnata l’idea di bevanda nella nostra mente. Questo le conferisce il potere di imporre il prezzo che vuole, ovviamente nei limiti della disponibilità di spesa del cliente.

 

Per quanto riguarda le economie di scala potremmo pensare alla maggior parte delle società affermate nel settore automotive. Operano in questo campo da decenni, lasso di tempo nel quale si sono migliorate, sono entrate nell’immaginario comune e soprattutto hanno raggiunto dimensioni e volumi di produzione enormi che permettono di ammortizzare i grossi costi se non addirittura ricevere sconti proprio in virtù delle quantità di materiale acquistato.


Infine, uno dei settori più eclatanti con enormi barriere all’ingresso è senza dubbio quello dei semiconduttori, come abbiamo anticipato nel precedente articolo. Basti pensare che per i macchinari fondamentali per questo tipo di fabbriche sono necessari investimenti iniziali dell’ordine di diverse centinaia di milioni di dollari, cosa che ovviamente preclude a quasi tutti la possibilità di inserirsi in questo mercato. Come se non bastasse, molte di queste tecnologie sono protette da brevetti, di conseguenza sarà necessario sviluppare nuove tecnologie da affiancare a quelle già esistenti, il che richiede ulteriori costi per tutta la fase di ricerca e sviluppo. 

Vantaggi Competitivi Aziende

 

Ora che ci è più chiara l’importanza di un vantaggio competitivo e perché è un elemento così rilevante nell’analisi di una società da parte di Warren Buffett, potremmo essere interessati ad approfondire anche noi queste compagnie o addirittura tentati a trovarne di nuove.

Proprio intorno a questo pensiero è nata una strategia di investimento chiamata Moat investing: si tratta di una metodologia che unisce l'analisi dei vantaggi competitivi sostenibili a lungo termine, solitamente con un arco temporale di riferimento di 20 anni, con valutazioni attraenti, ovvero quando il prezzo di mercato è inferiore al valore intrinseco, calcolato e differente per ogni investitore.


Di conseguenza l'ampiezza dell'Economic Moat di un'azienda e la sua capacità di mantenere per lungo tempo il vantaggio competitivo possono essere determinate attraverso 2 tipi di analisi:

  • Analisi qualitativa basata sull'identificazione dei fattori che danno all'azienda un vantaggio competitivo sostenibile;
  • Indicatori economici quantitativi, opportunamente combinati, che misurano la redditività dell'azienda, come il margine di profitto, il ROI e la crescita dei ricavi.

 

Nel tempo, visto il successo di questa strategia e della filosofia di Warren Buffett sono nati dei veri e propri indici che vanno a replicare un paniere di società che godono di alcuni vantaggi competitivi. Per chi volesse approfondire l’argomento vi lasciamo la pagina di Vaneck dove entra nel dettaglio di questi fondi e del loro funzionamento, inoltre vi consigliamo anche di iscrivervi alla loro newsletter perché condivido tanti articoli interessanti ed è uno dei principali modi in cui anche noi ci informiamo sul mercato! 


Come in molti casi nell’ambito degli ETF, la tipologia può variare a seconda dell’esposizione geografica su cui i fondi vanno a concentrarsi, ad esempio ETF con esposizione solo sugli Stati Uniti (MOAT) o a livello globale (GOAT).


Per capire come si sono comportati negli anni questa tipologia di strumenti, diamo un’occhiata al grafico che li mette a confronto con i benchmark più famosi nei rispettivi settori (rispettivamente S&P 500 e MSCI All-Country World Index).

Rendimento ETF MOAT

Rendimento ETF GOAT

Potrebbe sembrare strano, ma fermiamoci un attimo a pensare. L’S&P500 non è altro che l’indice che raggruppa le 500 aziende statunitensi a più larga capitalizzazione di mercato: per aver raggiunto quel livello, è ragionevole pensare che godano di qualche vantaggio competitivo.

Discorso diverso per il MSCI All Country World Index, dove l’indice misura la performance di società a grande e media capitalizzazione dei paesi sviluppati del mondo.


Diamo un’occhiata alla composizione di questi 2 indici.


Quello incentrato sugli Stati Uniti è diversificato in termini settoriali, con società del settore informatico, finanziario e industriale. Alcuni esempi sono Emerson Electric, società che opera sia nel settore industriale che dei software; Intercontinental Exchange, società esperta nei mercati finanziari “secondari” (OTC); Mondelez, multinazionale alimentare che comprende moltissimi brand che tutti noi conosciamo, come Oreo, Milka, Philadelphia, Tuc e così via.


Probabilmente vi starete chiedendo come mai non troviamo le società citate prima, come Apple, Amazon e Tesla. Se ben ricordate, questi fondi non si basano solo su società che godono di vantaggi competitivi, ma che sono anche scambiate a prezzi ragionevoli, a parer loro: evidentemente chi ha composto il fondo potrebbe ritenere che siano sopravvalutate.



Analizziamo ora il fondo con un’esposizione globale. Anch’esso comprende più settori e al suo interno troviamo nomi abbastanza noti. Airbus è la principale società europea che crea veicoli aerei; Experian è una multinazionale di analisi dei dati e reportistica sul credito al consumo; Constellation Brands è uno dei principali produttori di birra al mondo, controllando brand come Corona. 


In conclusione oggi abbiamo capito secondo molti investitori, Warren Buffett compreso, qual è l’elemento che incide maggiormente sulla crescita di una società: il vantaggio competitivo sui competitors presenti e futuri. Abbiamo visto come questo può essere ottenuto e alcuni esempi di compagnie che potrebbero aver raggiunto questo obiettivo nel corso della storia.


Speriamo che l’articolo sia stato di vostro gradimento e noi ci vediamo alla prossima!


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